Review


Blog Stories Review: http://storiesbooksandmovies.blogspot.it/2015/03/perdersi-lisa-genova.html
Qualche mese fa, probabilmente - anzi, senza ombra di dubbio - non avrei mai preso in considerazione la lettura di Perdersi. Perchè? Perchè nonostante la sua brevità sembra un libro 'pesante', uno di quelli che ti ricorderai per tutta la vita che, paradossalmente, non dimenticherai mai, non per la sua bellezza bensì per la difficoltà e le fatiche provate nel leggerlo. Per ora solo con pochi libri è accaduto questo: Il diario di Anna Frank e Il Rosso e il Nero. La verità è che risulta difficile avventurarsi tra le pagine di una storia che ha a che fare con la malattia senza lasciarsi involontariamente coinvolgere emotivamente. In tali condizioni è quasi impossibile esprimere un giudizio imparziale e proprio questa era una delle mie paure dopo aver visto il film. Una visione emozionante e coinvolgente che, ovviamente, è un semplice assaggio di un libro potente e importante che solo ora ho avuto il coraggio di leggere. Mai impresa letteraria mi fu più gradita.
Consiglio questa lettura soprattutto a tutti coloro che hanno apprezzato il film con una Julianne Moore da brividi ma anche a chi non è stato convinto da questo adattamento: Lisa Genova vi stupirà, vi conquisterà e non vi lascerà indifferenti. Perdersi non è un libro sulla malattia. Se state cercando qualcosa di questo tipo, questo libro non fa per voi. Non ha uno sguardo freddo e clinico sulla condizione di una donna. Sì, perchè questo è un libro su una donna, non una qualsiasi ma Alice Howland. Un nome forte, un'identità guerriera che non vuole arrendersi. La Alice cinematografica è stata interpretata alla perfezione dalla Moore che è riuscita a portare sullo schermo tutti i pensieri e tutte le paure descritte nel romanzo. Capitolo dopo capitolo, si ripercorrono tutte le dolorose tappe: i primi sintomi, la scoperta e la convivenza con il morbo di Alzehimer.
Il vero fulcro è, però, Alice, combattiva e decisa non vuole diventare una malata, una persona di cui si parla come se non fosse presente in una conversazione. La sua intelligenza, le sue passioni, la sua umanità non si perdono facilmente. Alice continua a leggere, continua a correre, continua a guardare film. Certo, non si può dire che tutto sia come prima della diagnosi. Tutto cambia ma questo non significa che tutto è perduto, sfuggito e indegno di essere vissuto. Si può recuperare un rapporto con una figlia, si può vivere la meraviglia degli occhi di un nipotino. E si può assaporare ogni singolo momento della giornata come se fosse l'ultimo ricordo di una vita. Può sembrare banale, ma in questo caso il motto Carpe diem è più che mai appropriato.
E' difficile parlarvi di questo libro, per questo motivo consiglio la lettura a tutti voi: solo così potrete comprendere la bellezza di questa storia.
Buona lettura :)
Qualche mese fa, probabilmente - anzi, senza ombra di dubbio - non avrei mai preso in considerazione la lettura di Perdersi. Perchè? Perchè nonostante la sua brevità sembra un libro 'pesante', uno di quelli che ti ricorderai per tutta la vita che, paradossalmente, non dimenticherai mai, non per la sua bellezza bensì per la difficoltà e le fatiche provate nel leggerlo. Per ora solo con pochi libri è accaduto questo: Il diario di Anna Frank e Il Rosso e il Nero. La verità è che risulta difficile avventurarsi tra le pagine di una storia che ha a che fare con la malattia senza lasciarsi involontariamente coinvolgere emotivamente. In tali condizioni è quasi impossibile esprimere un giudizio imparziale e proprio questa era una delle mie paure dopo aver visto il film. Una visione emozionante e coinvolgente che, ovviamente, è un semplice assaggio di un libro potente e importante che solo ora ho avuto il coraggio di leggere. Mai impresa letteraria mi fu più gradita.
Consiglio questa lettura soprattutto a tutti coloro che hanno apprezzato il film con una Julianne Moore da brividi ma anche a chi non è stato convinto da questo adattamento: Lisa Genova vi stupirà, vi conquisterà e non vi lascerà indifferenti. Perdersi non è un libro sulla malattia. Se state cercando qualcosa di questo tipo, questo libro non fa per voi. Non ha uno sguardo freddo e clinico sulla condizione di una donna. Sì, perchè questo è un libro su una donna, non una qualsiasi ma Alice Howland. Un nome forte, un'identità guerriera che non vuole arrendersi. La Alice cinematografica è stata interpretata alla perfezione dalla Moore che è riuscita a portare sullo schermo tutti i pensieri e tutte le paure descritte nel romanzo. Capitolo dopo capitolo, si ripercorrono tutte le dolorose tappe: i primi sintomi, la scoperta e la convivenza con il morbo di Alzehimer.
Il vero fulcro è, però, Alice, combattiva e decisa non vuole diventare una malata, una persona di cui si parla come se non fosse presente in una conversazione. La sua intelligenza, le sue passioni, la sua umanità non si perdono facilmente. Alice continua a leggere, continua a correre, continua a guardare film. Certo, non si può dire che tutto sia come prima della diagnosi. Tutto cambia ma questo non significa che tutto è perduto, sfuggito e indegno di essere vissuto. Si può recuperare un rapporto con una figlia, si può vivere la meraviglia degli occhi di un nipotino. E si può assaporare ogni singolo momento della giornata come se fosse l'ultimo ricordo di una vita. Può sembrare banale, ma in questo caso il motto Carpe diem è più che mai appropriato.
E' difficile parlarvi di questo libro, per questo motivo consiglio la lettura a tutti voi: solo così potrete comprendere la bellezza di questa storia.
Buona lettura :)