Il Diario di Carrie  - Candace Bushnell
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“È il liceo, un periodo della vita spesso spiacevole, ma relativamente breve. Tra cinque mesi ce ne andremo. Tra cinque mesi per nessuno sarà più importante”


Scintillante, sfavillante e scoppiettante mondo newyorkese di Carrie Bradshaw. Non è stato sempre così. Anche lei ha frequentato il liceo negli anni Ottanta in un piccolo ed insignificante paesino di periferia, lontano dagli eccessi e dai divertimenti sfrenati della Grande Mela. Beh, se bisogna riassumere tutto questo in poche parole, probabilmente direi: The Carrie Diaries.

La serie televisiva con AnnaSophia Robb ha conquistato milioni di giovani e, giunta alla seconda stagione, tiene incollati allo schermo moltissimi appassionati anche della serie di Sex and the City.
Mi piace molto questa serie, non sono una fanatica ma nemmeno la disprezzo con inutile snobismo. Seguo, quindi, molto volentieri le avventure di una Carrie teenager alle prese con i primi amori e tradimenti.

Dopo alcune puntate mi sono chiesta che cosa ci fosse dietro tutto questo - oltre agli attori, ovviamente. La penna è sempre quella di Candace Bushnell, già autrice dei libri di Sex and the City. Il diario di Carrie - titolo che, tradotto, non è certamente accattivante quanto quello originale - ha, infatti, ispirato questo telefilm. Ma quanto è fedele la sceneggiatura? Fino a che punto arriva la fantasia e la rielaborazione? Cercherò di dare una risposta a queste domande.

L'ambientazione e le locations sono abbastanza simili. Nel libro le vicende della cittadina e della metropoli che non dorme mai,mperò, si intrecciano solamente sul finale, mentre in TV questo accade molto prima. Per quanto riguarda i personaggi, ho riscontrato molte differenze. Oltre alle due sorelle televisive, Carrie e Dorrit, vi è una terza sulla carta. Tra gli amici della protagonista vi sono nomi come Maggie, il Topo e Walt, ma nella serie tv mancano all'appello molti personaggi.



Le differenze riguardano anche le caratteristiche di ognuno di essi. Nonostante Carrie rimanga abbastanza simile, con le sue ambizioni e i suoi problemi, individui come Sebastian e Donna appaiono ben diversi. Il primo, a mio parere, è il massimo della scemenza. Ogni suo singolo gesto e atto dimostra la sua superficialità. Credo che questo aspetto non risulti così evidente nell'omonima serie tv. Anche Donna, la malefica rivale della protagonista, appare diversamente dal suo alter ego del piccolo schermo. Le pagine del romanzo rivelano anche altre sfacettature di questo strano personaggio.



Il diario di Carrie è un pittoresco ritratto di un liceo di periferia, dei gruppi ristretti, delle ragazze popolari ma vuote, dei giocatori di baseball, dei giovani semplici senza troppi grilli per la testa. La protagonista racconta il suo ultimo anno di scuola, l'anno in cui tutto può cambiare.

Una lettura leggera per chi ama il genere ;)