Alta fedeltà - Nick Hornby, Laura Noulian
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Finalmente posso dire di aver letto Alta Fedeltà. Dopo anni di corteggiamento, ho ceduto alla tentazione di questa lettura che, sotto ogni punto di vista, sembrava essere perfetta per me. Da qualche mese, tuttavia, intuivo che questo fatto sarebbe inevitabilmente accaduto nel 2015: l'attesa cresceva sempre più insieme alle aspettative. Dopotutto, cosa può chiedere di meglio un'appassionata di libri, cinema e musica? La risposta più scontata ed ovvia contiene sicuramente il titolo di questo romanzo di Nick Hornby del 1995. Attenzione anche a questo anno: la mia data di nascita. Insomma, non potevo non leggerlo!

Top Five delle mie impressioni prima della lettura (e dopo la lettura):

1. Adoro Nick Hornby. In passato ho letto Febbre a 90' e Una Vita da Lettore e, pur non trattandosi di narrativa, li ho apprezzati moltissimo. Fosse per me, Hornby potrebbe anche scrivere un libro con la sua lista della spesa e io... beh, lo comprerei! E Altà Fedeltà, inizialmente, potrebbe benissimo sembrare una serie di classifiche, di Top Five con cui il protagonista, Rob Fleming, un trentenne reduce da una crudele rottura, riesce a classificare la sua intera vita. Non è così.

2. Moltissimi amici, anche su Anobii e GoodReads, hanno espresso pareri molto positivi - ed è riduttivo questo aggettivo! - dopo aver gustato le pagine dell'autore inglese.
In parte non condivido queste opinioni. Onestamente mi aspettavo qualcosa di più. Probabilmente ho 'mitizzato' questo libro prima di avere conferma della sua bellezza.

3. Sono in cerca di libri spensierati, freschi e spumeggianti. Questo è sicuramente un ottimo candidato per una lettura di questo tipo. Le scene e gli episodi divertenti certamente non mancano ma, nonostante questo, ho avuto, per alcuni capitoli, la sensazione che Hornby avesse dimenticato l'ingrediente speciale che rende perfetta ed unica una ricetta. Alcuni passaggi, infatti, possono risultare un po' noiosi.

4. La musica e qui, di canzoni e band ce ne sono veramente moltissime, non si può negare. Ho trovato anche molti spunti d'ascolto leggendo questo libro. Rob, infatti, insieme a Dick e Barry gestisce faticosamente un negozio di dischi per veri intenditori, non semplice appassionati occasionali. Le loro conversazioni difficilmente si distaccano dall'ambito musicale e lo stesso accade con le loro uscite serali che solitamente comprendono concerti di band poco conosciute. Questo, forse, è l'unico punto di cui non sono rimasta completamente delusa. Attenzione: dovete essere pronti anche all'esagerazione!

5. Nel 2000 è stato realizzato l'omonimo film, diretto da Stephen Frears, che vede John Cusack nei panni di Rob. Prometto che, a breve, recupererò questa visione obbligatoria. Nel libro stesso si parla molto anche di cinema, di pellicole e di attori.

Questa è la storia di una generazione che si trova improvvisamente senza stimoli nè ambizioni, peccato di cui viene spesso incolpato il protagonista. E' la storia di un Peter Pan moderno, intrappolato tra le mura del suo negozio ed incapace di uscire dagli schemi, dalle regole rigide imposte dalle sue classifiche con cui misura e regola la realtà che lo circonda. Il più grande pregio di questo libro di Nick Hornby è sicuramente la semplicità con cui tutto, qualsiasi evento, qualsiasi banale ed assurdo dettaglio viene raccontato (ed assorbito) evidenziandone inconsciamente la sua contraddittorietà.

High Fidelity è semplicemente e banalmente una storia. Punto. Il significato di essa non deve essere ricercato poichè verrà alla luce solo alla fine e sarà diverso per ogni lettore.
Un'esperienza di lettura consigliata a tutti!